L'approccio di Monsieur Louboutin alle sue creazioni può senz'altro essere riassunto nelle sue parole: "con queste scarpe non si può pensare né di camminare, né tanto meno di correre, sono state realizzate per restare sdraiate".
La sua creatività trasgressiva ispirata alle luci di Parigi e ai suoi nightclub hanno portato un ragazzo che disegnava modelli per scarpe da ballo al comando di un impero che vende 500.000 paia di scarpe all'anno. Il segreto del suo successo non è di sicuro da ricercare nella comodità, tanto più che la scomodità cronica viene definita dalle addicted un valore aggiunto e lo stesso stilista afferma che “il comfort è un concetto orribile”.
Sicuramente un valore aggiunto più piacevole è l'inconfondibile suola rosso fuoco, anzi per l'esattezza rosso Pantone 186c, la cui genesi è ormai diventata leggenda (tanto da spingere la maison ad intraprendere una causa legale per l'uso esclusivo della particolare caratterista della suola).
"Qualcosa non andava e ci misi qualche tempo per comprendere: la colpa era della suola nera. Strappai dalle mani della mia assistente un flacone di smalto per unghie rosso e lo rovesciai dietro alla scarpa. Grazie al colore, il modello prese vita: così nacque il mio marchio di fabbrica".
Tralasciando le implicazioni legali, quello che che è certo è che ogni creazione di Monsieur diventa un diktat sui red carpet mondiali: non si annovera celebrity che non ne abbia indossato almeno un paio. Infatti il legame tra lo stilista e star come Dita Von Teese, Kate Moss, Victoria Beckham o Blake Lively è così profondo da poter essere paragonato a quello che gli artisti hanno con le loro muse tanto che la collezione del 2007 era intitolata semplicemente "Blake".
La consacrazione è arrivata anche da Jill Abramson, primo direttore donna del New York Times, che in uno dei suoi editoriali ha affermato “te le infili e non temi più nulla”.
Nel 2011 la casa editrice Rizzoli dedica allo stilista un libro omonimo i cui testi sono scritti di primo pugno da John Malkovich, suo amico personale , e le cui fotografie sono panoramiche e still life ideate dal fotografo Philippe Garcia e dal regista David Lynch. All'interno del libro è presente anche una intervista allo stilista che esordisce dicendo che "una donna può anche indossare i suoi abiti, ma sarà la scarpa a portare la donna".
Louboutin ha esplorato nuovi confini nel mondo delle scarpe, infischiandosene di tutti quelli che erano stati i canoni del settore fino a quel tempo. Ogni collezione sembra disegnata per farci immergere in un mondo parallelo dove tutto è possibile, dove una scarpa ha poteri magici e dove puoi avere il mondo ai tuoi piedi.
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