Il Met Gala quest’anno ha onorato
la memoria di Charles James. Charles James, chi? Un sarto e designer precursore
dei propri tempi a cui lo stesso Christian Dior ha confessato di essersi
ispirato. Quest’uomo, espulso da scuola a 19 anni per una relazione ça va san
dire inappropriata, si trasferisce da Londra a New York dove comincia a
disegnare cappelli e abiti su misura in un negozietto del Queens.
Viene
ricordato principalmente per i fluttuanti e favolosi abiti da ballo, ma sono le
opere che non hanno calcato il red carpet ad aver influenzato maggiormente la
moda dei decenni successivi.
Dobbiamo a lui infatti un evergreen come il taxi
dress che altri non è che l’intramontabile tubino nero, capo iconico da lui
creato perché fosse possibile ad ogni donna sedersi comodamente sul retro di un
taxi senza sgualcirlo. Vi sono stati poi la gonna figura 8, la fusciacca Pavlovian, concepita per non stringere la vita delle signore dopo i pasti,
e il taglio a spirale.
Forse però la più innovativa delle sue creazioni è stata
la “puffer jacket” disegnata nel 1937 per proteggere le signore di New York dal
gelido inverno e allo stesso tempo per consentire loro di mostrare il proprio
vestito in tutto il suo splendore. La Puffer è stata il primo vero esempio di
piumino nella storia della moda e, solo per questo, a Mister James andrebbe
eretto un monumento ad ogni angolo di strada.
Il Met ha denominato la mostra
“Beyond Fashion” proprio per onorare un uomo che ha influenzato silenziosamente
la moda di tutto un secolo.
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