9 giu 2014

Nati con la valigia: Valeria, in partenza per Shanghai con MamaClean



Ho già un piede fuori dall’ufficio e Stefano mi urla, anzi mi sbraita, di tornare indietro.

“Domani sera parti e vai a Shanghai, controlla che non abbiano fatto un casino anche questa volta."

Che poi partire non è neanche un problema, quello vero di problema è lo status quo di una casa abbandonata a se stessa per due settimane di fila e quello che ne consegue.

Siamo onesti, mettersi il costume invece degli slip perché è l’unica cosa rimasta nell’armadio non è esattamente il sogno di una vita. Eppure eccomi qui con un bellissimo due pezzi a stelle marine sotto un tailleur in fresco di lana che di fresco ha solo il nome.


Il meteo m’illumina sugli afosi 31 gradi di Shanghai e io rifletto con circospezione sugli ultimi capi puliti che mi rimangono: numero 2 maglie di seta e due paia di jeans dell’anteguerra.
Così guardo il lato positivo e penso che quantomeno perderò tre chili solo per la sauna che mi auto-infliggerò nei prossimi due giorni vestita come una londinese alla corte dei Borgia.
E mentre accendo la tv mi viene in mente che la scorsa settimana a Stefano sono arrivate in ufficio tutte belle impacchettate le camicie che prima toccava a me andare a prendere dalla lavandaia dietro l’angolo. Ok, ragiona Giulia , fai mente locale: borsa azzurra, copriabito azzurro. Mamaqualcosa... MamaClean, eureka!

Sono sul sito, ce la posso fare. Mi chiedono cosa voglio mettere nella "Laundry Bag", modo esotico di chiamare nient'altro che il carrello virtuale, e per un attimo spero di trovare da qualche parte l’opzione “intero armadio”. Faccio l’inventario, conto i morti tra cui la maglia-vestito McDonald di Moschino per cui sono stata sveglia fino a mezzanotte pur di riuscire ad averla. La inserisco nella Laundry Bag allegando un commento diplomatico: “ Se me la rovinate vi taglio le mani”. Mentre lo scrivo mi si apre il pop up di una chat e penso che questi di MamaClean prendano sul serio le minacce.
Un certo Marco, il mio Assistente Personale online, mi chiede come può aiutarmi. Mi spiega anche come catalogare la maglia-vestito e altre piccole dritte per la prossima volta che incasso con piacere.
Il buon Marco mi coccola un po’ e mi dice che non mi devo preoccupare per il vestito e per tranquillizzarmi mi lascia anche il numero di per poter contattare l'Assistenza Clienti su Whatsapp quando non sarò sul sito.

Marco, mi rivela anche che ho 10 euro di sconto sul primo ordine! Marco virtuale, io ti amo già un po', non è che oltre a essere il mio Assistente Personale vuoi anche uscire con me? Anzi meglio di no, sarai un galantuomo ma di maschietti che passano le serate a chattare ne conosco già qualcuno di troppo...

“Conferma ordine”. Tutto qui? È andata?
Non ci credo ancora. Saluto Marco dicendogli che è stato breve ma indimenticabile poi torno alla valigia e penso al fatto che, non fosse stato per MamaClean, domani avrei probabilmente preso una forbice e fatto dei miei poveri jeans un paio di shorts.

Suona il campanello e si presenta un ragazzone alto due metri e tutto un sorriso. E' proprio vero che questi di MamaClean fanno le cose in grande.

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